Gestione medica con o senza terapia di intervento per le malformazioni arterovenose cerebrali senza rottura
Il beneficio clinico dell’eradicazione preventiva delle malformazioni cerebrali arteriovenose senza rottura non è ben definito.
Lo studio Randomised trial of Unruptured Brain Arteriovenous malformations ( ARUBA ) ha confrontato il rischio di decesso e ictus sintomatico in pazienti con una di queste malformazioni assegnati a sola gestione medica o gestione medica con terapia di intervento.
Pazienti adulti ( età uguale o superiore a 18 anni ) con una malformazione cerebrale arteriovenosa senza rottura sono stati arruolati in questo studio da 39 Centri clinici in 9 Paesi.
I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 e con stratificazione per sito a gestione medica con terapia di intervento ( neurochirurgia, embolizzazione o radioterapia stereotassica, da sole o in combinazione ) o gestione medica da sola ( terapia farmacologica per i sintomi neurologici al bisogno ).
Pazienti, personale clinico e ricercatori erano a conoscenza del trattamento di assegnazione.
L’esito primario era il tempo all’endpoint composito di decesso o ictus sintomatico.
L’analisi primaria è stata condotta per intention-to-treat.
La randomizzazione è iniziata nell’aprile 2007, ed è stata interrotta nell’aprile 2013, dopo la raccomandazione di interrompere la randomizzazione per superiorità del gruppo gestione medica ( statistica log-rank Z 4.10, che supera il valore soglia pre-specificato di 2.87 ).
A questo punto, i dati di esito erano disponibili per 223 pazienti ( follow-up medio 33.3 mesi ), 114 assegnati a terapia di intervento e 109 a gestione medica.
L’endpoint primario è stato raggiunto da 11 ( 10.1% ) pazienti nel gruppo gestione medica rispetto a 35 ( 30.7% ) nel gruppo terapia di intervento.
Il rischio di decesso o ictus è risultato significativamente più basso nel gruppo gestione medica che nel gruppo terapia di intervento ( hazard ratio, HR=0.27 ).
Non sono stati identificati rischi, oltre a un più elevato numero di ictus ( 45 vs 12, p inferiore a 0.0001 ) e deficit neurologici non-correlati a ictus ( 14 vs 1, p=0.0008 ) nei pazienti assegnati al gruppo intervento rispetto a quelli assegnati al gruppo gestione medica.
In conclusione, lo studio ARUBA ha dimostrato che la gestione medica da sola è superiore alla gestione medica con terapia di intervento per la prevenzione di decesso e ictus in pazienti con malformazioni cerebrali arteriovenose senza rottura seguiti per 33 mesi.
La fase osservazionale è ancora in corso per stabilire se le differenze persistono per un periodo di altri 5 anni di follow-up. ( Xagena2014 )
Mohr JP et al, Lancet 2014; 383: 614-621
Neuro2014
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia per infusione arteriosa epatica adiuvante postoperatoria con FOLFOX nel carcinoma epatocellulare con invasione microvascolare
Sono state segnalate l'efficacia e la sicurezza della chemioterapia per infusione arteriosa epatica ( HAIC ) adiuvante postoperatoria con 5-Fluorouracile...
Gestione della pressione arteriosa dopo terapia endovascolare per ictus ischemico acuto: studio BEST-II
Gli effetti di un moderato abbassamento della pressione arteriosa sistolica ( SBP ) dopo una ricanalizzazione riuscita con terapia endovascolare...
Adstiladrin a base di Nadofaragene firadenovec, la prima terapia genica per il tumore della vescica ad alto rischio e non-muscolo invasivo. Approvazione da parte di FDA
La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato Adstiladrin ( Nadofaragene firadenovec-vncg; Nadofaragene firadenovec ), una terapia...
Chemioterapia per infusione arteriosa a base di Oxaliplatino più Fluorouracile rispetto a Sorafenib nel carcinoma epatocellulare avanzato: studio FOHAIC-1
La chemioterapia per infusione arteriosa epatica interventistica di Fluorouracile, Leucovorina e Oxaliplatino ( HAIC-FO ) ha mostrato un profilo di...
Terapia genica lentivirale per immunodeficienza combinata grave con carenza dell’enzima Artemis
L'enzima di riparazione del DNA Artemis è essenziale per il riarrangiamento dei recettori delle cellule T e B. Le mutazioni...
Malaria da Plasmodium falciparum resistente all'Artemisinina e non-complicata: tripla terapia con Artemetere - Lumefantrina più Amodiachina versus doppia terapia Artemetere - Lumefantrina
I fallimenti tardivi del trattamento dopo le terapie combinate a base di Artemisinina ( ACT ) per la malaria da...
Tenecteplase versus Alteplase prima della terapia endovascolare nell'occlusione dell'arteria basilare
È stata esaminata l'efficacia di Tenecteplase ( TNK; Metalyse ), una variante geneticamente modificata di Alteplase ( Actilyse ) con...
Passaggio a Riociguat rispetto alla terapia di mantenimento con inibitori della fosfodiesterasi-5 nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare: studio REPLACE
Riociguat ( Adempas ) e gli inibitori della fosfodiesterasi-5 ( inibitori PDE5; PDE5i ), approvati per il trattamento dell'ipertensione arteriosa...
Trattamento iniziale con una singola pillola contenente una combinazione quadrupla di quarti di dose di medicinali per la pressione sanguigna rispetto alla monoterapia a dose standard nei pazienti con ipertensione: studio QUARTET
L'inerzia del trattamento è una barriera riconosciuta al controllo della pressione sanguigna e sono necessarie strategie di trattamento più semplici...
Tocilizumab in monoterapia dopo somministrazione ultra-breve di glucocorticoidi nell'arterite a cellule giganti
Due studi randomizzati controllati hanno mostrato un effetto di risparmio di glucocorticoidi da parte di Tocilizumab ( RoActemra ) nei...